Invitato alla George Washington University per festeggiare il 50esimo anniversario della NASA, Stephen Hawking ha parlato delle prossime tappe dell'esplorazione spaziale umana.
Lo scienziato ha sottolineato l'importanza di accellerare i tempi, in particolare le spedizioni lunari che andrebbero anticipate al 2020 e quelle per Marte al 2025.
Sempre secondo il professore di Cambridge le spedizioni dovrebbero essere umane e non fatte solo con robot, in quanto l'attenzione popolare sarebbe molto più elevata.
Il passo successivo dovrebbe essere poi la colonizzazione di altri pianeti con condizioni simili a quelle della Terra.
Attualmente, ha aggiunto il fisico, non abbiamo nè la tecnologia nè le condizioni per fare esplorazioni di questo tipo ma ritiene possibile che l'uomo possa intraprendere viaggi interstellari nei prossimi 200-500 anni che porteranno l'espansione della presenza umana nell'universo.
Stephen Hawking ha parlato anche del progetto SETI e l'assenza di segnali provenienti dallo spazio; tale assenza potrebbe essere spiegata da tre ipotesi:
- le forme di vita nell'universo sono estremamente rare;
- ci sono molte forme di vita primitive, ma scarseggiano quelle intelligenti;
- le civiltà intelligenti possono tendere a distruggersi velocemente tra di loro.
Ancora una volta grande Stephen!
1 commento:
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